domenica 27 marzo 2016

Il fiore


Non si sa com’è successo. Ma è successo. Un bel giorno di primavera è diventata un fiore. Prima di quel giorno era una ragazza, una bella ragazza. Sempre un po’ triste, annoiata, assente. Diventava sempre più spenta. Appassiva, ma allora non era affatto un  fiore, mentre ora lo è.

Che fiore? E’ una rosa, un bocciolo di colore rosa, rosa pallido. E’ inspiegabilmente l’unico fiore in un fogliame intricato e spinoso. Il suo gambo snello svetta elegante e orgoglioso verso il sole. Zitti zitti, il bocciolo  si sta aprendo. Trema la rosa coraggiosa? No, è la brezza del mattino. Le piace, sicuro, le piace la carezza del  vento leggero. Si  abbandona. Si commuove di tanta dolcezza. Le gocce di rugiada scivolano piano. Ascolta le voci degli uccelli, dei passanti, dei cani   per strada e aspetta che il sole sia alto. Così un fiore appassisce davvero. Non succede granchè nella vita di un fiore, e poi finisce subito.

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