sabato 24 giugno 2023

Ossa rotte

Ogni tanto si rompono, si sa.
A me veramente è capitato solo due volte. Una volta mentre passeggiavo con Luna mi sono distratta a guardare un bell’husky, e luna mi ha strattonato, mi sono inciampata sul marciapiede dissestato e sono caduta. Ho appoggiato il mio peso sul palmo della mano, e si è lussato il pollice. Un’altra volta sono salita su una sedia pieghevole per prendere un libro sull’ultimo scaffale della libreria. La sedia si è piegata, il mio piede è rimas…
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sabato 10 giugno 2023

Matrigne

La correzione delle fiabe sembrava un lavoro da poco, ma le cose si fanno ora complicate. Il mondo delle fiabe è fatto di valori confusi e contradditori.

Abbiamo visto mamme che mandano i propri piccoli allo sbaraglio in boschi infestati dai lupi, realtà che passa inosservata anche perché i boschi non abbondano.  Pensiamo ora alle matrigne. Una madre non biologica è una matrigna, e già il nome la dice tutta… E matrigna si abbina di solito all’aggettivo – peraltro superfluo -  cattiva. Non ci sono matrigne buone. La matrigna di Cenerentola la sfrutta e la umilia, e la tiene con sé solo per compiacere un marito ricco. La regina di Biancaneve difende il proprio primato in fatto di bellezza e potere. Ma non meriterebbe migliore considerazione una donna che si fa carico, per un bambino biologicamente non suo,   di pannolini sporchi, nasi moccolosi, pappe sputacchiate, e in seguito estenuanti crisi adolescenziali… perché dev’essere “matrigna”,  “matrigna cattiva”?  Ci può essere qualche attenuante per lo scrittore: nelle fiabe servono emozioni forti, servono cattivi che siano veramente cattivi… l’ordinarietà della vita di tutti i giorni non interessa a nessuno.

Le fiabe sono antifemministe. Non si salvano neppure le fanciulle vittime di ingiustizie, in quanto incapaci di sbrogliarsela da sole… in attesa del principe azzurro. Si salva qualche fata, ma per effetto della magia e non di virtù proprie. Ma i maschi violenti e guerrafondai, dove sono nelle fiabe?

Sarà dura correggere tutte le fiabe, bisognerà scriverne di nuove. Un lavoraccio. E mi devo sbrigare, perché questa avversione alle madri non biologiche sta prendendo piede.



giovedì 8 giugno 2023

Mamme cattive

 

Mamme cattive

La mia attività di revisione delle fiabe si fa difficile, ponendo quesiti etici di difficile soluzione. Cappuccetto Rosso e Hansel e Gretel mi mettono in difficoltà…

Le fiabe sono piene zeppe di mamme cattive, e nessuno se ne è mai preoccupato. Questo è scandaloso, bisogna porre rimedio. La mamma di cappuccetto rosso ha mandato la bambina nel bosco, infestato da lupi e uomini armati… Nessuno ci ha fatto caso, nessuno ha condannato il suo comportamento in un tempo in cui si fanno processi mediatici su tutto… e in più si è diffusa la convinzione che sia normale e giusto mandare bambini soli nel bosco…e i bambini stessi accettano questa pratica senza ribellarsi, e continuano a frequentare i boschi.

E Hansel e Gretel, che dire? La mamma abbandona i bambini nel bosco, non avendo niente da dargli da mangiare… E non poteva rubare un pollo, o delle patate in un orto? Meglio rubare che far morire un bambino, in una fiaba sarà pur lecito! Beh, c’era anche il padre: ma la responsabilità e l’accudimento sono materni, il papà delega… per questo è meno colpevole o più colpevole? Comunque… questa famiglia è la più disfunzionale del mondo delle fiabe. Però i genitori non appaiono come cattivi… l’infelicità e i lamenti lavano le colpe. Cattiva è la strega. E perché? La strega vuole mangiare i bambini: ma è una strega, che altro deve fare? E’ nella sua natura… Conoscete un lupo vegetariano? Possiamo essere indulgenti nei confronti dell’orso, che aggredisce perché segue la sua natura, ma non nei confronti della strega. La strega è utile e educativa: la sua cattiveria è lineare, pulita, non crea dubbi interpretativi, non mette in confusione un bambino, mentre le mamme cattive danno da mangiare a milioni di psicanalisti.