Mamme cattive
La mia attività di revisione delle fiabe si fa difficile,
ponendo quesiti etici di difficile soluzione. Cappuccetto Rosso e Hansel e
Gretel mi mettono in difficoltà…
Le fiabe sono piene zeppe di mamme cattive, e nessuno se ne
è mai preoccupato. Questo è scandaloso, bisogna porre rimedio. La mamma di
cappuccetto rosso ha mandato la bambina nel bosco, infestato da lupi e uomini
armati… Nessuno ci ha fatto caso, nessuno ha condannato il suo comportamento in
un tempo in cui si fanno processi mediatici su tutto… e in più si è diffusa la
convinzione che sia normale e giusto mandare bambini soli nel bosco…e i bambini
stessi accettano questa pratica senza ribellarsi, e continuano a frequentare i
boschi.
E Hansel e Gretel, che dire? La mamma abbandona i bambini
nel bosco, non avendo niente da dargli da mangiare… E non poteva rubare un
pollo, o delle patate in un orto? Meglio rubare che far morire un bambino, in
una fiaba sarà pur lecito! Beh, c’era anche il padre: ma la responsabilità e
l’accudimento sono materni, il papà delega… per questo è meno colpevole o più
colpevole? Comunque… questa famiglia è la più disfunzionale del mondo delle
fiabe. Però i genitori non appaiono come cattivi… l’infelicità e i lamenti
lavano le colpe. Cattiva è la strega. E perché? La strega vuole mangiare i
bambini: ma è una strega, che altro deve fare? E’ nella sua natura… Conoscete
un lupo vegetariano? Possiamo essere indulgenti nei confronti dell’orso, che
aggredisce perché segue la sua natura, ma non nei confronti della strega. La
strega è utile e educativa: la sua cattiveria è lineare, pulita, non crea dubbi
interpretativi, non mette in confusione un bambino, mentre le mamme cattive
danno da mangiare a milioni di psicanalisti.
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