E’uscita, strano. Non esce mai. Le dico sempre chiama le tue
amiche, vai a vedere un film, uno spettacolo. La sera la trovo sempre qui
davanti alla televisione.
Mi porto le cose
importanti della mia vita. E il bello del partire è proprio scegliere questi oggetti.
Un libro, , un disco,
indecisa tra fossati e de andrè, de andrè ha la meglio.. Un quaderno di quelli
da scuola e una biro. E pastelli colorati…una foto di Alice, un profumo di
fiori. La macchina fotografica e le istruzioni.
Che succede… E’ la sveglia. Lei non è tornata. No, non mi dà
fastidio che dorma fuori, è che non succede quasi mai.
Porto con me i pastelli colorati anche se non so
disegnare, ma vorrei tanto. Forse in un’altra vita imparerò.
Suona il suo cell. Allora è qui. No, il cell è sul suo
letto. Eppure non lo dimentica mai.
Luna abbaia. Zitta, zitta.
È un collega della mamma,chiede se deve segnare malattia o
ferie, non so che rispondere. Credo ferie.
E’ lunedì. Da venerdì sera non è rientrata.
Si vede che è partita.
La foto di Alice che
porto con me è di quando era piccola, due o tre anni. Seduta per terra nel
cortile degli zii, con addosso una
canottiera a righe che era stata di Luca – mi piaceva riciclare gli abiti dei
figli di amici - pelle scura occhi scuri. Bellissima, niente false modestie. Ho
sempre pensato che questa foto mi proteggesse dal male. Lo so che non è
possibile, ma la sua presenza mi rassicura in questo passo.
Porto un articolo di
giornale. Ho l’abitudine di staccare le pagine che non ho tempo di leggere, e
poi di solito restano lì…
E’ la seconda mail che ti mando. Sei ancora in riunione?
Appena hai un attimo fammi sapere come devo fare a regolarizzare la sua
assenza. Lei è partita, nessuno sa dov’è. Cosa dobbiamo dire ai clienti che la
cercano? A quelli che non vogliono parlare con altri? Diciamo che è trasferita,
tanto per non metterla sul tragico? Per ora penserei di prendere tempo, rimandiamo
alla prossima settimana…
La macchina
fotografica è nuova. Rosa fucsia. Ho
fatto poche foto, non ho mai cose da fotografare. Forse di cose ce ne
sarebbero, è che in verità non la so usare. Mi porto le istruzioni, magari
imparo. Magari vado in un posto che merita, e faccio qualche foto.
Mi occupo del cane. Il suo cane. Lo faccio uscire tre volte
al giorno. Gli do da mangiare due volte al giorno. Il suo cazzo di cane se lo
poteva portare, ci tiene tanto. Finchè non torna ci devo pensare per forza io?
Porto la camicetta con
le margherite applicate sullo scollo, acquistata nell’estate del 94, prima di
entrare in clinica. A qualche centinaio di metri dalla clinica mi ero fermata a
comprare qualcosa che mi serviva per l’ospedale. La camicetta non c’entrava
niente. Mio marito era irritato perle mie divagazioni. Che bella questa
comicetta, Anche così, un po’ ingiallita. Che bella la villa. E il lago.
Luna è troppo brava. La cosa non mi torna. E’ sempre stata
una gran casinista. Non mi pesa poi molto badarci. Però non capisco, la mamma
ogni volta che usciva per un’ora mi chiedeva per favore per favore…non
dimenticarti di portarla fuori…
Porterei una foto di
luna, ma le uniche che ho sono al pc. Mi mancherà.
Lo ha fatto apposta a lasciare qui luna. Ogni volta che mi chiede
di portarla fuori lo fa apposta, sa che non ho tempo. E ogni volta le dico di
no. Vuole farmi sentire in colpa. Le dico che il cane è suo. Le dicevo…
Porto una poesia
scritta da Alice in prima elementare:
la mamma è volata fra
le stelle.…mi è sembrata stupenda anche
se così triste. Tratta da una filastrocca sgarbata imparata al centro estivo: il
tale è caduto nel cesso, qualcosa del genere.…
Poteva anche fare la spesa prima di andare. Non c’è mai
niente in questo frigo. Lo ha fatto apposta, ci giurerei. Mi dice sempre: mi
manca questo e quello, andresti un attimo al supermercato… cioè, diceva… io rispondevo
sempre di no. Non avevo tempo. Poi non ci vuole mica un attimo, il supermercato
è a due isolati da qui.
Ti scrivo sempre a proposito di quell’assenza da
regolarizzare. Sono passate sei settimane, non era mai capitato un caso del
genere. Tutti chiedono. Anche i colleghi sono in ansia, non c’è un bel clima,
non si lavora bene. Il conto economico è sceso all’81%. Magari è un caso,
magari è colpa della crisi di governo, ma temo di no. Che fare?
GR6. Il caso della donna scomparsa nel nulla non presenta sviluppi,
ma le cronache del nostro giornale continuano a dedicarle uno spazio per
facilitarne il ritrovamento. Nessuno l’ha vista dal 2 febbraio, non ci sono
state telefonate o messaggi scritti. L’ipotesi più accreditata è quella di un
suicidio.
Ma ora che tutti - io luna amici colleghi parenti - abbiamo
capito che lei, la stronza, non c’è, ci
siamo accorti della sua assenza, non potrebbe tornare? Cosa vuole dimostrare?
Cosa c’è in quella testa bacata?
Mi porto pure un
costume da bagno. E’ primavera, ma dove vado, chissà, può servire. E’ un
bikini. Non mi sta un granchè bene, ma l’abbronzatura coprirà un po’ la
cellulite…
La casa è un gran casino. Mi devo pure mettere a fare le
pulizie? E i soldi per la spesa stanno per finire. Erano i miei soldi, fra l’altro;
e sono arrivate delle bollette, e anche il condominio. Meno male che lei paga
quasi tutto dal conto… Ma… lo stipendio glielo pagheranno fino a quando? I
soldi finiranno prima o poi.
Ho prelevato un po’ di
soldi, le carte le lascio a casa. Porto i buoni pasto, non so, magari dove vado
si possono usare.
Dopo aver consultato i sindacati, possiamo procedere alla
interruzione del rapporto di lavoro, raccomandando ai collaboratori di non far
troppa pubblicità alla cosa. La situazione passerà inosservata, essendo
trascorso un tempo ragionevole dalla sparizione. Al momento non si prospetta
alcuna sostituzione, nell’ottica di un contenimento dei costi quanto mai
opportuno in questo momento.
Voglio vedere che cosa può aver portato via. La polizia me
l’ha chiesto, ma non mi veniva in mente niente. A distanza di qualche
settimana, giro per casa, cercando oggetti mancanti, rettangoli puliti
contornati da polvere…
Il libro l’ho individuato subito, mandami a dire. roveredo. Sarà l’unica ad
averlo letto, uno squinternato come lei. Ne avrà comprate dieci copie da
regalare. Poi il disco… meno facile ma ce l’ho fatta. Sicuramente ha preso un quaderno, si porta
sempre dietro un quaderno.
I vestiti… ha un armadio pieno, e dice che non compra mai
nulla… non manca niente.
GR6. Abbiamo oggi intervistato il famoso sociologo esperto
di sparizioni misteriose per sottoporre la vicenda della nostra concittadina.
Riconosce che il caso ha connotazioni originali, rispetto ad altri analoghi.
Innanzi tutto ritiene non trattarsi di suicidio: un suicida non ha bisogno di
portarsi dietro alcunché. La scomparsa pare abbia prelevato da casa diversi oggetti, perlopiù di dubbia utilità.
Secondo l’esperto la scelta degli
oggetti delinea un ritratto abbastanza articolato e completo della personalità
della vittima, cioè no, della fuggitiva. Ne emerge, una estrema affermazione di
sé… la musica dell’adolescenza, il profumo fuori moda, un libro
che rispecchia una personalità boarder
line… materiale per scrivere e disegnare, a sottolineare e esternare esigenze
espressive sinora represse.
Certo che legge delle minchiate, cioè leggeva. Tutti uguali
sti libri, la casa piena, quanti soldi sprecati. Meno male che sono riuscita a
farle leggere qualche stephen king, anche palahnuk, mitici, eccoli qui. Le sono
piaciuti.
GR6. Abbiamo intervistato oggi gli amici più cari della donna, dietro loro insistenza. Colpiti
dalle affermazioni dello psicologo esperto di sparizioni, sottolineano che si
trattava certamente di una personalità creativa e ricca di fantasia, ma non lo considerano un
difetto dei peggiori. Piuttosto lamentano
la sua umoralità e discontinuità, il passare repentino dal riso al pianto, da
un comportamento amichevole a una pericolosa ostilità, dall’apatia
all’iperattività. Sono perplessi circa il fatto che lei abbia portato con sé
una macchina fotografica, che peraltro non sapeva usare. Era del tutto negata
per la tecnologia, e non amava fare foto. Probabilmente l’apparecchio era
sommerso dal disordine, in casa…
La polizia mi chiesto se sapevo di qualche uomo. Mi sono
messa a ridere. La mamma con un uomo!
Nessuno ha resistito più di qualche settimana. Non sarebbe neanche poi brutta,
ma che stress!
GR6. Il sociologo, a corollario delle affermazioni delle
amiche, sottolinea la presenza di tematiche contrastanti. Le contraddizioni
evidenziate denotano la presenza di una personalità instabile. Su questo si doveva procedere per far emergere il
segreto della donna.
Queste fregnacce alla mamma piacerebbero. Ci sguazzerebbe.
Personalità instabile e contradditoria…E tutta la vita che lo dico, bastava
chiedessero a me…però anche mortalmente noiosa, fai questo fai quello, i
compiti i compiti i compiti…
Ribadisco che non ci sono ostacoli da parte del sindacato
circa la fine del contratto di lavoro.
Ribadisco che non è il caso di attendere oltre, in quanto una eventuale – e
probabile – dichiarazione di morte presunta impegnerebbe l’istituto a
risarcimenti cospicui agli eredi. Si provveda a cancellare la scomparsa dal
libro paga aziendale.
Per la mamma
La mamma è volata fra lestelle.
Se la vuoi ritrovare, tra le stelle e la luna devi andare.
La sua casa è proprio lì
Ecco, questa è la poesia che la mamma si è presa, la ricordo
a memoria.
No, Luna, zitta, tu non c’entri. E non guardarmi più con
quegli occhioni.
Vedrai, torna.
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