Fabio e il
tuttosauro
Oggi mi è
successa una cosa strana.
Me ne stavo
ai giardini con la mamma, e mi sono allontanato dall’area giochi perché mi
davano fastidio tutti quei bambini chiassosi. Insomma, mi andava di stare da
solo. Alla mamma questo non piace, dice sempre “vai con gli altri bambini, vedi
come si divertono…” E mentre gironzolavo nel prato, cosa non ho visto! Da
dietro un nocciolo (un alberello dal tronco striminzito), spuntava a destra un
sederone enorme, sormontato da specie di pinne e, a seguire, tanto di coda, e a
sinistra un pancione enorme.
Ma che roba
è questa? Una balena? Tra stupore e paura ho alzato gli occhi e ho visto che
sopra la pancia c’era un collo lungo e una testa piccola piccola, piccola almeno
rispetto all’enormità sottostante. Una giraffa obesa? No! Un dinosauro!
La paura svanì: la testa era ridicola, per via
di due occhioni tondi visibilmente storti dall’espressione stupida e preoccupata, e un
folto ciuffo di peli sul cocuzzolo.
Non aver paura non è da me. Io ho sempre paura di tutto.
Non aver paura non è da me. Io ho sempre paura di tutto.
Oggi mi è successa una cosa strana.
Me ne stavo tranquillo ai giardini brucarndo un po’ d’erba, incurante dei
bambini chiassosi (solitamente nessuno si accorge di me), qundo ho visto a arrivare
un bambino di età stimata 7/8 anni. Mi sembrava diverso dagli altri esseri
urlanti: solo soletto e dall’espressione tristanzuola, puntava verso di me; con mossa astuta mi sono
nascosto dietro al nocciolo. Non so come ha fatto, ma mi ha visto. Quando si
sono incrociati i nostri sguardi mi ha sorriso. Devo essergli piaciuto! Sarà
per il mio sguardo intelligente! Ora ho un amico!
Come so che siamo già amici? Lo so,
ho ricambiato il suo sorriso. Ma non ci siamo parlati, perchè la mamma lo
chiamava: Fabio, Fabio, lo sai che non devi allontanarti, ci sono tanti
pericoli! Vieni su, dobbiamo andare a fare i compiti.
Un
dinosauro! Non avevo mai visto un dinosauro dal vero! Forse nessuno l’ha mai
visto. Vado verso casa con la mamma, senza protestare, e intanto penso: un
dinosauro per amico! Posso già dire che siamo amici? Sì, mi ha sorriso.
Mi giro
indietro e vedo il ridicolo pancione sederone che mi segue a distanza, e poi
rimane incastrato nel portoncino del parco. “Fabio, ridi?” - chiede la mamma - e
ride anche lei, anche se non sembra aver visto il dinosauro. Solo è contenta
che io sia contento.
Uffa, ma perché fanno dei cancelletti
così piccoli. I bambini ci passano, ma io come faccio? Saltare la recinzione? No,
no, non mi sento così atletico. Aspetterò che arrivi il camioncino della
nettezza urbana, l’operaio apre sempre il cancello grande. E poi andrò a
cercare il mio nuovo amico. Urrà, un amico! Lo troverò sicuramente, so come si
chiama: Fabio. Ora vado a finire la merenda.
Nessun commento:
Posta un commento