venerdì 10 dicembre 2021

Padre nostro

 

Padre nostro che sei nei cieli

rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori

perdona la crudeltà e l'indifferenza e l'ignoranza

in cui abbiamo peccato verso i naufraghi

uomini donne e bambini.

Ma forse la nostra cattiveria è stata troppo grande,

i neonati in mare hanno chiuso i loro occhi e non hanno aperto i nostri cuori,

abbiamo solo pensato che il nostro portafogli era in pericolo,

ci avrebbero fatto pagare più tasse,

che quei bambini neri e sporchi non li volevamo vicino ai nostri

e neanche li volevamo qui disperati a frugare nell'immondizia, che brutta immagine davano della nostra società.

Ora temiamo per la nostra vita,  per noi i nostri figli e i nostri genitori.

Che importa più di quei bambini.

E penso ora: che pochi vecchi scendevano dalle navi, dov'erano quei nonni. Forse non c'erano, ci sono luoghi in cui vecchi non si diventa.

A dire il vero temiamo anche per i nostri beni. Non si lavora, e i risparmi si assottigliano. I portafogli non ce li aveva portati via nessuno, o forse qualche volta è successo.

Signore perdonaci, non vorrai vendicarti del nostro odio?

Nessuno pensa più ad allontanare gli stranieri. Siamo troppo concentrati sul nostro dolore...

Signore perdonaci, restituiscici quella parola difficile, empatia, restituiscici l’umanità e la capacità di soffrire per gli altri, a noi credenti e a noi non redenti. Perchè il tuo amore non conosce confini.

Amen.

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