La ragazza era
di casa nella grande villa: una villa antica, con l’atrio che si affacciava su
di un bel cortile decorato da enormi vasi fioriti, con al centro una enorme
fontana. Ma soprattutto bellisso era il parco. Quanto verde! Prati, alberi,
cespugli! C’erano piccole sorgenti, fontane con bocche di leone, tavoli e
panche per sostare. La villa era situata in alto sulla collina, ed era
possibile ammirare il verde rilassante che digradava fino al lago.
-
Il cancello è sempre aperto - questo diceva il medico
per esaltare le qualità del luogo.
-
Non
preoccupatevi, nessun paziente è mai arrivato al quel cancello con le sue gambe
- averebbe poi precisato per tranquillizzare i familiari.
Lei era
contenta di stare lì. Era estate. Le sembrava di essere in vacanza.
Quel giorno portava un abito
corto scollato, che le donava perché era abbronzata. Vide il ragazzo. Sedeva
solo vicino alla fontana. Gli parlò. Lui aveva i capelli rasati, indossava una
polo dai colori vivaci. Le raccontò la sua storia: viveva solo, i padre era morto
di recente. Un giorno tornando a casa lo aveva trovato appeso al soffitto. Il
ragazzo raccontò di alcune persone che gli avevano fatto del male. Ma non era
arrabbiato, non se la prendeva con nessuno.
-
Almeno hai una fidanzata, degli amici?
-
La ragazza mi ha lasciato. Di amici sì, ne ho: sono i
vicini di casa, hanno promesso che mi vengono a trovare.
-
E come sei venuto fin qui?
-
Con l’ambulanza” – il ragazzo arrivava dal reparto
psichiatrico di un ospedale di provincia .
-
Vuoi fare una passeggiata?
-
Sì. Andiamo.
Il ragazzo e la ragazza si
allontanarono fianco a fianco. Percorsero lentamente il lungo viale immerso nel
verde che conduceva al cancello sempre aperto. Andarono oltre, e proseguirono
la passeggiata fino al paese. Insieme raggiunsero la chiesetta. Era piccola,
spoglia, essenziale, con un grande cristo in croce. Ritornarono indietro.
“Il cancello è sempre aperto”.
La ragazza
ritornò a casa controvoglia dopo qualche giorno. Del ragazzo non seppe più
niente. Non ha mai neppur saputo il suo nome.
Peccato! poteva essere l'inzio di una storia d'amore o perlomno di uan bella amicizia..ma a volte lecose vanno cosi anche nella vita.
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