Elisabetta
detta Bibi era una bambina felice. Viveva nella casa nel bosco, con la mamma,
il papà e il fratellino. Era un posto
bellissimo: alberi, fiori profumati, un ruscello, tanti animali. Il papà era
guardiacaccia, la mamma si occupava dell’orto. Erano una famiglia felice. Ma un
giorno arrivò l’orco.
L’orco arrivò in un pomeriggio di
primavera, mentre Bibi era sola a casa.
-
Non aprire a nessuno - aveva detto la mamma uscendo.
-
Certo mamma, lo so, me lo dici sempre. - La mamma andò
in città quel giorno, e il papà era nel bosco.
Qualcuno bussò.
-
Chi è?
-
Sono un viandante. Ho tanta sete. Mi daresti un
bicchiere d’acqua?
Bibi pensò che non si poteva
negare un bicchiere d’acqua ad un viandante e gli aprì la porta.
Vide l’orco….così brutto….enorme,
una enorme pancia, una bocca storta, e un nasone. Urlò spaventata, ma nessuno
la sentì.
-
Vuoi bere, vero? - chiese tremante.
-
Nooooo….Vieni qui bella bambina!
-
Come sei bella…che bei riccioli biondi, che occhi
azzurri, e che belle queste guanciotte arrossate…
-
Tu invece sei proprio brutto, ma brutto…
-
E che pelle bianca, che cosciotte tenere e cicciotte….
-
Non riesco a guardarti, che bocca, che naso…
-
Ora ti mangio!
-
No, ti prego. Posso darti qualcosa se mi lasci libera.
-
Qualcosa? Qualcosa di valore?
-
Sì, i gioielli della luna. Te li darò, in cambio della
vita. Eccoli.
Apparirono brillanti colorati,
orecchini smaltati, perle, collane, orecchini e bracciali.
Erano i gioielli della luna,
lasciati dalla nonna…
L’orco prese i gioielli, e,
stordito dalla luce che emanava da essi, se ne andò, rigirandoli tra le mani.
La bambina,
rimasta sola, pianse, per lo spavento, e per la perdita dei preziosi gioielli.
Al loro rientro, i genitori e il
fratellino, contenti di trovarla sana e salva, cercarono inutilmente di
consolarla .
Il giorno dopo
passò di lì un venditore di tappeti, chissà come arrivato nel bosco. Vide Bibi
così triste e si fece raccontare la storia dell’orco.
Le disse:
-
Uno dei miei tappeti, questo, il più colorato, è magico,
è un tappeto volante. Posso andare sulla luna e prenderti altri gioielli.
-
I miei gioielli erano così belli, e poi erano unici, un
regalo della nonna.
-
Allora andrò dall’orco a riprenderli.
-
Come farai, è così grosso e cattivo!
-
C’è la magia. Porterò un libro magico con me.
Ahmed cercò l’orco in ogni dove,
percorse prati e città, salì sulle montagne. Lo trovò in una deserta pietraia,
in una grotta buia e umida.
-
Che vuoi?
-
I gioielli di Bibi.
-
Vetri senza valore.
-
Vetri di grande valore. I gioielli della luna.
-
Come osi importunarmi e contraddirmi così? Attento a te…-
e fece per prenderlo.
Ahmed aprì il libro magico e
lesse una frase incomprensibile.
L’orco si trasformò in un
topolino.
Da allora non può più mangiare
bambini. Fugge per il mondo, cercando di nascondersi agli uomini.
Ahmed riportò a Bibi i gioielli. Bibi
lo abbracciò. Tornò la serenità nella casa nel bosco.
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